Si possono combinare i funghi allucinogeni e le arti marziali?
Pubblicato :
September 14, 2016
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In genere, l'uso di psichedelici non stimola tendenze aggressive. Tuttavia, se praticate arti marziali, i funghi allucinogeni possono offrirvi un modo unico per allenarvi ed affinare le vostre abilità. Scoprite tutto in questo articolo.
I viaggi psichedelici possono migliorare molte attività, dal giocare ai videogiochi allo stare semplicemente seduti in mezzo alla natura. Ma che dire per quanto riguarda il combinare droghe psichedeliche con arti marziali? È una buona idea? La risposta è sì, ma solo se sapete cosa volete ottenere da quest'esperienza.
Combattimento e droghe hanno una storia comune, che va ben oltre le risse di strada fra persone sotto l'effetto di alcol e cocaina; vediamo più in dettaglio!
È UNA BUONA IDEA ABBINARE FUNGHI PSICHEDELICI ED ARTI MARZIALI?
Purché non abbiate intenzione di combattere veramente contro qualcuno, praticare arti marziali sotto l'effetto dei funghi allucinogeni può rivelarsi un'attività gratificante. Se non siete pratici delle arti marziali, sappiate che solo una piccola parte del tempo viene effettivamente dedicata a colpire, atterrare o sottomettere l'avversario. Gran parte del tempo viene passata ad esercitarsi e ad allenare il fisico, a seconda di cosa praticate e in che modo.
Per cui sì, i funghi allucinogeni possono essere abbinati con la pratica delle arti marziali in generale. Solitamente, le attività altamente stimolanti e dal ritmo rapido possono risultare estremamente intense durante un trip, e le cose tendono a muoversi più rapidamente di quanto la mente riesca a processare. Perciò, per molte persone, gli esercizi lenti sono probabilmente più adatti rispetto ad una pratica a ritmi elevati o molto complessa.
Praticare arti marziali sotto l'effetto dei funghi allucinogeni è forse più indicato per quelle persone che desiderano raggiungere un livello di profonda consapevolezza di sé e del proprio corpo, con la possibilità di vivere anche un'esperienza spirituale, ma non contateci troppo!
QUALI SONO GLI ARGOMENTI A FAVORE DELL'USO DEI FUNGHI ALLUCINOGENI?
L'interazione tra psichedelici e combattimento ha una lunga storia, perciò se decidete di abbinarli non state facendo nulla di inaudito. Qui di seguito vediamo alcuni esempi storici di persone che hanno utilizzato gli psichedelici per il combattimento.
GUERRIERI VICHINGHI
Secondo varie ipotesi, i vichinghi erano soliti assumere psichedelici prima di entrare in battaglia. In particolare, si pensa che i famigerati berserkr vichinghi, immuni al dolore ed estremamente letali, fossero sotto l'effetto di impulsi più profondi della semplice sete di sangue, come descritto nella saga Volsunga:
“Avanzavano senza armatura, pazzi come cani e lupi, mordendo gli scudi, possenti come orsi o bufali, uccidendo tutti, e né il fuoco né il ferro potevano ferirli; questo è ciò che chiamiamo berserkr”.
Si è a lungo pensato che questi guerrieri consumassero il fungo Amanita muscaria (ovolo malefico) prima di entrare in combattimento. Questo celebre fungo bianco e rosso (tecnicamente un delirante e non uno psichedelico) ha una lunga tradizione d'uso nelle culture nordiche e si adatta perfettamente alla storia che ci è stata tramandata.
Tuttavia, recenti ricerche dell'etnobotanico Karsten Fatur suggeriscono che invece dell'amanita potrebbe essere stata usata un'altra pianta meno nota, il giusquiamo nero (Hyoscyamus niger).
KILINDI IYI
Kilindi Iyi, pioniere delle arti marziali e studioso delle tradizioni guerriere africane, è stato uno fra i più convinti sostenitori dell'uso di alte dosi di funghi allucinogeni nella pratica delle arti marziali. A suo modo di vedere, gli psichedelici (specialmente i funghi psilocibinici) potevano fungere da strumenti per una profonda esplorazione spirituale e per l'espansione della coscienza, e si credeva che avessero il potere di liberare potenzialità nascoste nella mente e nel corpo. Per dirla con le sue parole:
“Una delle sfide più impegnative è la consapevolezza della solitudine. È la presa di coscienza dell’oscurità priva di luce. È l’idea che tutto ciò non sia altro che una costruzione della coscienza. Una volta che abbandoni la coscienza primordiale e ti immergi in quell’oscurità così profonda da non avere nemmeno il nero, ti troverai di fronte ad una delle esperienze più difficili.”.
Il punto di vista di Iyi sui funghi allucinogeni va oltre l'uso ricreativo, in quanto li considera come un portale verso stati alterati della coscienza che potrebbero essere benefici per chi pratica le arti marziali. Secondo lui, l'acutizzazione della consapevolezza e della sensibilità provocata dagli psichedelici può portare a profonde rivelazioni sulla natura del combattimento, dell'autodifesa e del movimento fisico. In questo senso, tali sostanze consentono a chi pratica le arti marziali di calarsi nello spirito guerriero ad un livello più profondo, aiutandoli ad attingere da antiche tradizioni e filosofie basate sulla padronanza di sé.
Se la scelta è fra seguire le orme dei berserkr vichinghi o quelle di Kilindi Iyi, vi consiglieremmo la seconda opzione.
QUALI ARTI MARZIALI POSSONO TRARRE BENEFICIO DAI FUNGHI ALLUCINOGENI?
Potenzialmente, tutte le arti marziali possono trarre beneficio dai funghi allucinogeni o da altri psichedelici. L'aspetto importante è il modo in cui la praticate, non quale scegliete di praticare. Come abbiamo detto, salire su un ring o affrontare un'intensa sessione di allenamento potrebbe non essere il modo migliore per combinare arti marziali ed allucinogeni.
Pensate invece a rallentare, entrando in connessione con il vostro corpo. Esercitate la padronanza su ciascun movimento, cercando di capire come ciascun muscolo interviene nel processo. Concentratevi sul punto d'impatto e sulla tecnica con cui le nocche colpiscono, sulla rotazione delle anche e sul modo in cui respirate ad ogni movimento.
Gli psichedelici vi permetteranno di esplorare la vostra tecnica nei minimi dettagli. Quando tornerete sobri e riprenderete ad allenarvi ad un ritmo regolare, potreste notare che questi piccoli cambiamenti influenzano significativamente la vostra pratica nel suo insieme.
CONSIGLI SU COME COMBINARE FUNGHI ALLUCINOGENI ED ARTI MARZIALI
Qui di seguito potete trovare alcuni consigli per sperimentare questa combinazione:
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Cominciate piano: In generale, per la pratica di qualsiasi arte marziale, si consiglia di prendere dosi piuttosto basse di funghi allucinogeni. L'obiettivo non è quello di vivere un intenso viaggio psichedelico, ma di entrare in connessione con le sottigliezze del vostro corpo e della vostra pratica. Per riuscirci, potrebbero essere più indicati dei dosaggi più leggeri.
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Ditelo a tutte le persone con cui praticate: Se vi allenate con qualcuno, è importante comunicare apertamente che siete sotto l'effetto di sostanze psichedeliche. Devono sapere come collaborare con voi in queste condizioni e sentirsi a proprio agio nel praticare con qualcuno che sta vivendo un trip.
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Provatelo in uno spazio sicuro: Prendete gli psichedelici soltanto in uno spazio di allenamento in cui vi sentite a vostro agio. Una palestra di arti marziali piena di aggressività e testosterone potrebbe non essere un posto piacevole dove vivere questa esperienza.
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Non trasformatevi in opportunisti culturali: Le arti marziali orientali sono circondate da un’aura di mistica, spesso distorta dall’immaginazione occidentale. Praticate le arti marziali per il vostro sviluppo personale e per approfondire tale disciplina, ma non entrate in palestra sotto l’effetto di funghi allucinogeni pensando di essere monaci Zen.
COMBINARE PSICHEDELICI CON ARTI MARZIALI: CONCLUSIONI
Combinare psichedelici ed arti marziali può essere molto divertente e può aiutarvi ad approfondire la connessione con voi stessi rendendovi migliori nello sport che praticate. Ma cercate di essere molto chiari quanto al perché lo fate e a ciò che vi proponete di ottenere. Siate anche realistici riguardo alle vostre capacità mentre siete in trip e adeguate il vostro allenamento di conseguenza. Andateci piano, tornate alle tecniche di base ed affinate ogni piccolo movimento.
E siate prudenti!