Come Ottenere Il Massimo Da Un’esperienza Psichedelica
Pubblicato : September 1, 2022
Le esperienze psichedeliche possono purificare l'anima e rendere accessibili i luoghi più invisibili della mente. In alcuni casi, mantenersi ancorati alla realtà può essere una sfida. Ecco quattro modi per tenere i piedi saldamente piantati a terra nelle vostre prossime esperienze psichedeliche.
L’esperienza psichedelica è un mondo lontano dalla vita quotidiana. Bello, profondo, terrificante, che cambia la vita: può essere tutte queste cose contemporaneamente.
Se fatto in modo ponderato, un trip può essere una delle cose migliori che possiamo fare per noi stessi. Se affrontato senza precauzioni, potrebbe spaventarci per sempre. C’è un’enorme quantità di disinformazione sulle sostanze psichedeliche e sui loro effetti, che effettivamente possono causare conseguenze angoscianti. Ma nella quasi totalità dei casi, è il modo in cui vengono assunte le sostanze ad essere responsabile di eventuali “brutti viaggi”.
Iniziare un viaggio con una mente aperta e curiosa è il modo migliore per garantire un’esperienza appagante. Qui di seguito esamineremo quattro principi che possono guidarti attraverso un trip piacevole e profondo.
COS’È UN’ESPERIENZA PSICHEDELICA?
Nel suo significato più elementare, un’esperienza psichedelica è il risultato dell’assunzione di una sostanza psichedelica, ma proviamo ad essere contemporaneamente un po’ più romantici e un po’ più specifici.
L’esperienza psichedelica è stata oggetto di molte riflessioni e studi. Dai ricercatori nelle scienze cognitive, agli scrittori, ai filosofi, agli sciamani, persone di tutti i tempi, luoghi e culture sono rimasti affascinati dai mondi mentali in cui entriamo sotto l’influenza di sostanze psichedeliche.
Indipendentemente dalla sostanza che assumi, un’esperienza psichedelica è definita da un cambiamento nell’esperienza cosciente, con una sorta di “apertura”. Se questa sia verso il mondo esterno o verso l’inconscio, rimane argomento di dibattito.
Sia i filosofi, sia chi usa psichedelici per motivi religiosi, sia i consumatori abituali notano tutti una maggiore “connessione” con sé stessi, con il mondo e con tanto altro quando sono sotto l’influenza delle sostanze psichedeliche. Questo, a sua volta, è stato verificato in numerosi studi scientifici, che dimostrano come il cervello diventi effettivamente più connesso sotto l’influenza di queste sostanze, ma in un modo completamente diverso rispetto a quando si trova in uno stato normale (Barrett et al., 2020).
CHE COSA SONO LE SOSTANZE PSICHEDELICHE?c
Gli psichedelici sono una categoria di droghe basata più sui loro effetti fenomenologici che su quelli fisici. Rientrano nella categoria più ampia degli allucinogeni, ma possono essere distinte per la loro capacità di indurre cambiamenti significativi nella coscienza, con potenziali effetti visivi ed uditivi. Gli psichedelici classici sono i seguenti:
• Funghi e tartufi allucinogeni
• LSD
• DMT
Sebbene i meccanismi con cui funzionino siano poco conosciuti, si pensa che gli psichedelici classici inducano effetti principalmente interagendo con i recettori della serotonina del cervello. In termini di somiglianze, cambiano tutti la nostra esperienza cosciente e deformano la percezione. Ma questo succede anche con tutte le sostanze psicoattive, quindi qual è la differenza?
Gli psichedelici classici condividono effetti abbastanza simili da poter essere considerati come una famiglia. Descrivere i loro effetti e differenziarli da quelli delle altre sostanze è molto difficile. In termini di come il mondo appare e si percepisce sotto i loro effetti, ad esempio, la musica diventa più intensa e suona meglio, i pensieri diventano più profondi, gli ambienti naturali diventano più belli. E questa è solo una parte dell’esperienza.
Ma non sempre va tutto bene. Sebbene, nel complesso, gli effetti delle sostanze psichedeliche siano considerati gratificanti, è possibile che causino anche angoscia. Durante un trip psichedelico, le persone possono sentirsi come se avessero perso il senso di sé (questo può risultare positivo o negativo, a seconda di ciò per cui si è preparati) e gli schemi di pensiero possono alternarsi e diventare incredibilmente confusi, fino al punto di poter sperimentare la “morte dell’ego”. Allo stesso modo, le sostanze psichedeliche possono aumentare le sensazioni di ansia in chi non è adeguatamente preparato.
E allora, come ti prepari?
4 PRINCIPI PER OTTENERE IL MEGLIO DA UN’ESPERIENZA PSICHEDELICA
Non esistono due esperienze psichedeliche esattamente uguali. Inoltre, raramente abbiamo il controllo su dove ci portano. Ciò su cui possiamo avere un certo controllo è il nostro approccio all’esperienza psichedelica e come rispondiamo ad essa. Una corretta presa di coscienza e preparazione per l’esperienza psichedelica possono fare la differenza tra un buon viaggio e un brutto viaggio.
E non si tratta solo di evitare un brutto momento, ma di trascorrere il tempo nel miglior modo possibile. Che tu voglia un viaggio di puro divertimento oppure un’esperienza profonda e contemplativa, vale la pena tenere a mente alcune cose che ti aiuteranno ad avere l’esperienza che desideri.
INTENZIONE
Probabilmente conosci già la frase “set and setting”, che si riferisce sia alla tua mentalità interna che all’ambiente esterno in cui fai il tuo viaggio. Entrambi sono molto importanti e possono essere riassunti come “intenzioni”.
Internamente, prepararti al fatto che non sai cosa accadrà e dare alla tua mente lo spazio per andare dove desidera, aumenterà le possibilità di divertirti, o di passare un momento profondo. Anche se può sembrare un po’ controproducente, si tratta quasi di impostare la propria intenzione sul “lasciarsi andare”.
COSA SONO IL SET E IL SETTING?
Come accennato, “set” è l’abbreviazione di “mindset”, o preparazione mentale. È risaputo che prima di intraprendere un’avventura psichedelica devi essere nel giusto stato d’animo. Questo non vuol dire che devi essere del miglior umore di sempre, tutt’altro. Molte persone usano sostanze psichedeliche per esplorare le proprie attitudini negative o malinconiche ed in effetti, molti studi sugli psichedelici stanno studiando come queste sostanze possano essere utilizzate specificamente per questo. Inoltre, in alcuni casi la terapia psichedelica viene utilizzata come forma di cura palliativa per aiutare le persone a superare gravi eventi della vita.
Detto questo, se sei nuovo agli psichedelici, probabilmente vale la pena farti un viaggio solo quando sei di buon umore. Questo stabilirà la migliore relazione possibile con qualsiasi psichedelico. Se senti che non è il momento giusto per un trip, allora non farlo. Quando inizia non puoi tornare indietro, quindi prendi gli psichedelici solo se sei pronto a sperimentarne tutti gli effetti.
Il setting, o preparativi, è un po’ più semplice: è bello fare un trip in un ambiente piacevole, insieme a persone simpatiche. Che sia una foresta od una camera da letto, da solo o con amici intimi, dipende da te. La chiave è scegliere un posto in cui ti sentirai al sicuro e dove tu sia certo di non incontrare nessuno con cui non vorresti interagire.
In che modo questo influisce sull’intenzione? La creazione di un ambiente positivo e rilassante in cui viaggiare crea l’atmosfera per il resto dell’esperienza.
CURIOSITÀ
In modo simile all’intenzione, devi essere curioso dell’esperienza che avrai. Dato che non puoi davvero sapere cosa aspettarti, è importante essere aperti a qualsiasi possibilità. Potrebbe essere puro divertimento, potrebbe essere profondo e riflessivo, oppure anche spiacevole. Semplicemente non lo sai.
Affrontare il tuo viaggio con genuina curiosità e desiderio di ricevere il massimo ti permetterà anzitutto di sentirti più a tuo agio ovunque il viaggio ti possa portare, e poi di apprezzarne il meglio.
COME APRIRSI AD UN’ESPERIENZA PSICHEDELICA
Ma come si incoraggia un atteggiamento di curiosità? Pensa a come un bambino vede qualcosa per la prima volta. Nel complesso, per quanto inaspettata possa essere, i bambini tendono ad avvicinarsi ad una cosa nuova con stupore e curiosità. Prova ad immedesimarti nei loro panni.
Un altro modo per vivere l'esperienza è cercare di non resistere. Abbiamo tutti fatto delle cose presupponendo che sarebbero state brutte e non ci saremmo divertiti, che si tratti di vedere un film, una band o qualcos’altro. E tutti, ripensandoci, ci siamo resi conto che se fossimo stati un po’ meno resistenti ed un po’ più curiosi, avremmo potuto godercela di più.
Entra in un’esperienza psichedelica in questo modo: cerca attivamente le sue parti buone. Se lo fai, le troverai.
LASCIATI ANDARE
Potresti aver notato alcune somiglianze tra tutti questi principi. Arrendersi ad un viaggio psichedelico è forse il pezzo più importante del puzzle. Avere l’intenzione di lasciarsi andare ed essere curiosi di sapere cosa succederà, creerà l’esperienza più ricca.
Arrendendoci agli eventi, riusciamo a cavalcare l’onda del viaggio, piuttosto che tentare di spingerla in una direzione o nell’altra. Per chi è nuovo ai trip, la natura diventa davvero utile. Andare in un bosco o posti simili rende molto più facile vagare liberamente ovunque tu abbia voglia di andare. In ambienti chiusi, semplicemente seduti insieme alla propria mente, può essere molto più difficile lasciarsi andare.
RESISTERE È INUTILE
Il rovescio della medaglia del lasciarsi andare è che resistere ad un’esperienza psichedelica è impossibile. Al contrario, resistere non farà altro che esacerbare le sensazioni negative che stai cercando di evitare. Perché, se ci pensi bene, a cosa vuoi resistere? Ai tuoi pensieri.
Non puoi sperare che la sostanza lasci il tuo sistema in anticipo. Lo farà a tempo debito. Tutto quello che puoi provare a fare è cercare di allontanare i tuoi pensieri, ma questo in realtà concentra tutta la tua attenzione su di essi. Arrendersi a questi pensieri ed accettare in modo appropriato che sono presenti farà in modo che ti scivolino addosso.
Questo non ridurrà solo le sensazioni negative, ma consentirà alla tua mente di interagire effettivamente con questi pensieri in un modo benefico e significativo.
RESTA SULLA TERRA
Sii consapevole: la mente non è l’unica parte di te che viaggia.
La maggior parte delle sostanze psichedeliche provoca anche intense sensazioni fisiche. Oltre ad essere divertenti, queste sensazioni possono anche darti sicurezza e mantenerti connesso con il mondo reale, aumentando così la sensazione di trovarti a tuo agio.
Stai dentro te stesso ed ascolta il tuo corpo. Durante un trip psichedelico, può essere facile rimanere intrappolati nei processi mentali e distaccarsi dal proprio corpo. Trovare un modo per unire mente e corpo aiuterà a raggiungere un senso di completezza.
ATTIVITÀ FISICHE DA FARE DURANTE UN TRIP
Ci sono molte cose che possiamo fare per unire le nostre menti con i nostri corpi. Non devi semplicemente stare seduto.
Coinvolgi il tuo corpo!
Tutto ciò che implica stimolare il tuo corpo ti farà sentire più presente al suo interno. Potresti:
• Fare una passeggiata
• Fare o ricevere un massaggio
• Fare sesso (comunicalo, però!)
• Fare un bagno/nuotare (ma fai attenzione)
• Ascoltare musica intensa
• Rotolare sul pavimento (funziona)
Inoltre, concentrarsi sugli aspetti fisici di un viaggio può essere un ottimo modo per calmarsi se tutto sta diventando un po’ eccessivo. Muoviti, respira, senti: tutte queste cose ti aiuteranno a restare sulla Terra.
L’ACCETTAZIONE È FONDAMENTALE DURANTE UN’ESPERIENZA PSICHEDELICA
Accetta il viaggio e partecipa. Questo è davvero tutto ciò che puoi fare. Dopotutto, ti troverai in questa situazione fino a quando il trip non sarà finito, quindi quale altra scelta hai?
Forse la cosa più profonda che possiamo imparare dall’esperienza psichedelica è semplicemente come essere. Butta via tutti i pensieri profondi e ciò che resta è un immenso senso di accettazione. Non solo l’accettazione è il modo migliore per ottenere il massimo da un viaggio, ma è anche il massimo che possiamo ottenere da un viaggio.
Fonti:
Barrett, F. S., Krimmel, S. R., Griffiths, R. R., Seminowicz, D. A., & Mathur, B. N. (2020). Psilocybin acutely alters the functional connectivity of the claustrum with brain networks that support perception, memory, and attention. NeuroImage, 218, 116980. https://doi.org/10.1016/j.neuroimage.2020.116980